Importante ed interessante sentenza della Corte di Appello di Roma, sez. usi civici, che ribaltando tutte le sentenze di merito del lungo giudizio promosso dalla Comunella di Opicina e disapplicando il bando commissariale 276 del 1955 per violazione dei diritti civici originari della Comunella, ha accertato e dichiarato che i beni collettivi in esame appartengono in via esclusiva alle famiglie discendenti dagli antichi originari, i consorti della Comunella dell’altopiano carsico triestino, e che sui detti beni “non gravano diritti di uso civico o di demanio comunale a vantaggio di terzi e in particolare dei cives del Comune di Trieste“.
La sentenza è anche scritta molto bene con uno stile sintetico ed efficace in conformità degli attuali criteri dettati dalla Corte di cassazione.